Millefoglie di crema di riso alle pere, limone e cardamomo con tuile al miele, sfoglie di pera e caramello

Variazioni in Bianco…la candida bellezza del Riso Arborio.

Terza puntata dello “Speciale RISO a colori” alla scoperta del Riso Acqua e Sole, oggi dedicata al Riso Arborio, interpretato, in tutto il suo bianco splendore di chicco, in una ricetta dolce e golosa.
Una “Millefoglie di crema di riso alle pere, limone e cardamomo con tuile al miele, sfoglie di pera e caramello“.

Si tratta di una millefoglie inusuale, ben diversa dalla tradizione della pasticceria Italiana, con i suoi quattro strati di croccantissima e dorata pasta sfoglia, crema pasticcera alla vaniglia e crema chantilly.

La mia è una versione personalissima e celebrativa, essenziale, dolce al punto giusto, con un sentore molto marcato di miele, limone e cardamomo, progettata e realizzata sulla base di un ingrediente singolare per questo classico, il riso.

Sì, perché non è affatto vero che la migliore espressione del riso è solo ed esclusivamente sotto le sapide sembianze di un risotto o, comunque, di un piatto salato.
Questi chicchi preziosi e pregiati sono incredibilmente versatili e si prestano facilmente a ricette dolci di ineguagliabile bontà.

L’Arborio è un Riso Superfino dai chicchi molto grandi, con un nucleo ricco di amido che in cottura rimane perfettamente al dente, a differenza della superficie che, invece, tende a sfaldarsi. Assorbe molto bene i liquidi ed il condimento ed è l’ideale per la “mantecatura”. Attenzione a non scuocerlo perché il passaggio da crudo a troppo cotto avviene con particolare rapidità.
Queste caratteristiche lo rendono perfetto per questo piatto dolce nel quale la crema di riso, o risolatte, è la protagonista assoluta.

Per quanto riguarda i principi nutritivi, è un riso povero di grassi e non contiene glutine. Questo lo rende un cereale praticamente privo di allergeni ed adatto anche all’alimentazione dei celiaci. E’ inoltre ricco di sali minerali, ha un basso contenuto di sodio ed è una fonte importante di vitamine del gruppo B.

Pensate adesso a questi chicchi “magici”, gonfi di latte, dolci, trasformati in una crema che profuma di ricordi d’infanzia e di merende fanciullesche post pisolino pomeridiano.
Quelle semplici goloserie, povere quanto buonissime, che solo i nonni ti possono preparare, loro, che con le cose semplici e povere ci hanno tirato avanti per tutta la vita…

Ed ecco un bianchissimo risolatte che si sostituisce alla crema del classico millefoglie, il risolatte che nonno Romano raccontava di aver conosciuto in tempo di Guerra, grazie gli Inglesi.

La mia è un’interpretazione “fruttata”. Un risolatte bianchissimo, mantecato con una profumata salsa di pere aromatizzate con limone e cardamomo. Io ho scelto pere “speciali”, le Angelys, dalla polpa fine, fondente, succosa, estremamente dolce e molto aromatica, perfette compagne per questi candidi chicchi di riso…altro ricordo d’infanzia del frullato di latte e pera di cui tanto ero golosa.

E poi le tuile che sostituiscono la pasta sfoglia, “tegole” sottilissime e leggere, dal gusto tipicamente francese di burro e miele, dall’aspetto di piccoli “centrini” in pizzo, quelli che realizzava nonna Rosetta con il suo portentoso uncinetto.

Ed ancora, sfoglie di pera, fettine sottilissime passate nello zucchero e poi asciugate e glassate in forno fino a diventare dorate e lucidissime, ed armonici decori di caramello, un po’ arruffati, a richiamare quel miele e quella croccantezza presenti nelle tuile.

Una “MilleVOGLIE” di Riso (mi è venuto in mente questo bizzarro quanto appropriato aggettivo), perfetta per qualsiasi occasione, versatile e trasformista come i chicchi di riso Arborio che la caratterizzano.

Il risolatte alle pere, limone e cardamomo è perfetto anche da solo, servito per una deliziosa e fresca merenda, direttamente in una coppetta o in piccoli vasetti di vetro trasparenti. In questo caso il vostro dessert sarà davvero poco impegnativo e sarà pronto, in tutta la sua golosità, in appena 30 minuti.

Se invece volete preparare un dessert che “impressioni” i vostri commensali, beh, allora vi suggerisco di provare questa ricetta completa di ogni suo elemento e dettaglio:

  • Le tuile, o tegole, o, sempre nei miei trascorsi Toscani, semplicemente “Fiorentine”, sono cialde croccanti che si preparano in 10 minuti (5 per realizzare la pastella e 5 per la cottura in forno caldo). Buonissime mangiate da sole, perfette per accompagnare un gelato, una crema o uno yogurt. Profumano di burro, di miele e di cognac, irresistibili. Un consiglio: non preparatele con troppo anticipo perché esprimono tutta la loro bontà e fragrantezza appena cotte, quando si presentano friabili e croccantissime. Con l’umidità ed il calore tendono ad ammorbidirsi, pur rimanendo buonissime
  • La salsa di pere, golosissima quanto facile e veloce da preparare. Un frullato di natura, ricco di vitamine e profumi speziati. Il cardamomo conferisce un valore aggiunto imprescindibile. Provate a servire questa “crema” fruttata  per accompagnare una fetta di torta o, perchè no, glassare un gelato alla vaniglia
  • Le sfoglie di pera (ma potreste utilizzare anche mele, ananas, pesche, albicocche o altri tipi di frutta) possono costituire uno snack sano e nutriente. Sono indicate anche come snack da passeggio, uno spuntino salvafame adatto a qualsiasi momento della giornata. Lasciatele asciugare bene nel forno ventilato e fatele raffreddare su una griglia prima di riporle in una scatola di latta o in un barattolo di vetro
  • Con il caramello invece si tratta di un vero e proprio momento di relax. Non lasciatevi prendere dal panico…non c’è niente di più semplice che preparare un dorato caramello dal quale ricavare tanti buffi ed estrosi “decori”. Il trucco è quello di utilizzare un tegame o una padella antiaderente, cospargere il fondo con solo zucchero semolato (senza acqua), accendere il fornello a fiamma medio bassa e…non lasciarsi tentare dal girare quella dolce polvere bianca. Guai a voi…Quello che vi è concesso è scuotere ogni tanto la vostra pentola fino a quando lo zucchero sarà diventato un fluido denso e dorato. Il gioco è fatto

Per l’impiattamento di questo delizioso ed elegante dessert ho scelto due creazioni (la prima in porcellana bianca, la seconda in caldo legno di olmo) realizzate dagli amici di Punto Soave.

Piatti bellissimi ed essenziali, dalle forme rigorose, unici ed originali, che si contraddistinguono per la loro “purezza”, la stessa del riso protagonista della ricetta.

La mia presentazione è essenziale. Il primo motivo è che non volevo distogliere l’attenzione dalla millefoglie di riso, incontrastata protagonista. Il secondo è che non volevo nascondere piatti tanto belli sotto dettagli “superflui”.

Accompagnate questo delicato dessert con un bicchiere di Moscato dolce, servito ben ghiacciato o, per i più “arditi”, con un bicchiere di cognac, leggermente scaldato.

Il colore di questa ricetta è: Bianco

Monicucci

Per tutti i dettagli sullo “Speciale RISO a colori” non perdetevi l’Articolo “RISO a colori: il Riso Acqua e Sole nella cucina di Monicucci” on line sul Blog nella sezione RUBRICHE -> PARLIAMO DI…

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